mercoledì 1 febbraio 2012

L'anima diventa Natura

Incanto silenzioso, disincanto del tempo,
tutto si ferma e poi scorre vorticosamente,
gettarsi nei fiumi in piena, trovarsi nelle cascate
senza mai giungere a valle.
Scoprirsi fragili e poi forti nella fragilità,
costretti a incerti compromessi con la realtà.
Un tuffo nei pensieri dei poeti,
un'immagine fiera, la forza che mi manca
per un momento mi trascina nella lontananza.
L'anima diventa natura, acquista consapevolezza
come un vento che giunge sulla spiaggia:
carico delle onde dell'Oceano, si infrange sulla costa,
riprende la sua strada fino alla prossima Luna.
Lo comprende il pescatore
che attende fiducioso il giusto movimento,
non c'è fretta nella vita del sentimento,
si ama la paura, la lentezza, il coinvolgimento.
Non si arrestano le foglie e i rami degli alberi,
non si fermano le rondini in cielo,
passano come nuvole di pioggia
in cerca di un luogo più sereno.
Vorrei saper ammirare soltanto la bellezza,
perdermi nella gioia degli attimi senza tristezza,
ma mi manca l'estrema libertà,
il moto perpetuo del mare infinito
che mi liberi il petto come una conchiglia sul fondo.
Stanco dell'abisso, ho bisogno di luce,
la certezza del pescatore che osserva l'azzurro
diventare acqua.


Cristiano Bartolomei


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